Privacy Policy
Logo Olio Pompili
LO SCACCO
ITA | ENG
La leggenda dello scacco





LA LEGGENDA DELLO SCACCO

Una storia molto antica, quella della famiglia Pompili, che affonda le sue radici in un passato vecchio di oltre cento anni. Ancora più misteriosa la storia del suo simbolo, il re bianco degli scacchi.

Vuole la tradizione che il capostipite, Ettore Pompili, fosse uno dei più stimati olivicoltori di fine dell'ottocento: sapeva estrarre l'olio più puro che si fosse mai assaggiato in tutta la Sabina. Una sera ricevette una strana lettera da un certo Don Virgilio: il suo terreno, su cui sorgeva un antico uliveto, giaceva ormai abbandonato da quando Antonio, l'unico nipote, si era trasferito in città per dedicarsi al commercio e lui, vecchio e senza figli, non poteva più occuparsene. Ettore non se lo fece ripetere due volte e mise a disposizione la sua arte; Virgilio, dal canto suo, gli dispensò consigli pieni di una saggezza che veniva dal passato e gli insegnò il gioco degli scacchi, poiché amava ripetere: "Il re è come l'olio: se vuoi conquistarlo non devi trascurare nessun dettaglio". I frutti non tardarono ad arrivare.

Un brutto giorno Ettore dovette piangere la morte del suo maestro, e scoprì con sorpresa che questi gli aveva lasciato in eredità l'intera tenuta. Ma Antonio, tornato in paese, lo accusò di aver manomesso le carte e lo sfidò pubblicamente a duello. Ettore, che non era un uomo d'armi, gli propose invece una sfida a scacchi: Antonio accettò, a patto che avesse potuto avere per sé i pezzi bianchi, e il vantaggio della prima mossa. La sfida si svolse nella piazza principale del paese, per l'occasione gremita come poche altre volte. Ettore scoprì che Antonio era un avversario scaltro, ma rammentò l'insegnamento di Virgilio, studiò con attenzione la scacchiera e scoprì il punto debole: la vittoria fu talmente netta che lo stesso Antonio non poté fare a meno di congratularsi. Ettore, dal canto suo, decise di rendere onore al re bianco, così arduo da conquistare, facendolo diventare il marchio del suo oliveto.

Chissà se andò davvero così? In ogni caso, la storia insegna che la famiglia Pompili non ha mai smesso di onorare l'insegnamento di Virgilio: il segreto per conquistare il re della tavola è nella cura di ogni minimo dettaglio.